Una nuova pubblicazione LA FORZA IMMENSA DI UN IDEALE
8 Novembre 2015 , Rédigé par anpi-lissone
La pubblicazione è stata presentata sabato 14 novembre 2015 alle ore 15 presso la sala polifunzionale della Biblioteca civica di Lissone
Per il 70° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo
LA FORZA IMMENSA DI UN IDEALE
La Resistenza a Lissone negli anni 1943-1945: dai documenti di AGOSTINO FRISONI, membro del Comitato di Liberazione Nazionale lissonese
Una pubblicazione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Sezione “Emilio Diligenti” di Lissone
a cura di Renato Pellizzoni
In copertina: elaborazione grafica di un disegno di Virginia Frisoni per un nuovo monumento ai Lissonesi che hanno sacrificato la loro vita per la liberazione del nostro Paese dal nazifascismo.
... tra le delusioni di questa democrazia ci rimane solo la consapevolezza, avuta nella Resistenza, della forza immensa che racchiude un ideale ... Agostino Frisoni
... resistere, sopravvivere, tornare a casa. «Ora la casa sarebbe stata qualcosa di nuovo: più sicura, più grande, più felice». Era sostanzialmente questa la speranza comune a tutti i resistenti: un’Italia più sicura e più felice, una umanità senza guerre e senza ingiustizie, la fine dei privilegi e delle discriminazioni politiche e razziali, la valorizzazione del lavoro, la massima reverenza per la dignità dell’uomo. Non ci siamo ancora arrivati, nonostante la Repubblica e la Costituzione, nonostante alcune innegabili conquiste. Per questo la Resistenza continua. Eugenia Farè
INTRODUZIONE della pubblicazione
Il 9 novembre 1994, Bruno, padre dell’ex sindaco di Lissone Adriano Muschiato, consegnò all’allora direttore della Biblioteca Civica, Sergio Conti, documenti e giornali di un suo “amico carissimo”, AGOSTINO FRISONI, deceduto il 12 febbraio 1994, “perché ne garantisse la conservazione e la messa a disposizione dei concittadini per ragioni di studio, di ricerca, di consultazione”. I preziosi documenti li aveva ricevuti da Andreina Erba, moglie di Agostino Frisoni, il quale li aveva custoditi gelosamente fino all’ultimo. Sono tuttora conservati nella sezione di storia locale della nostra Biblioteca. Ho potuto così consultarli, non senza emozione.
Essi costituiscono un'eccezionale documentazione storica degli anni dal 1943 al 1945 in quanto consentono di conoscere i principali avvenimenti della Resistenza a Lissone: volantini, lettere, giornali, pubblicazioni clandestine, ma soprattutto le copie dei verbali delle riunioni segrete del Comitato di Liberazione Nazionale lissonese, accuratamente catalogate. Oltre cento documenti conservati e protetti durante il periodo della clandestinità: una fonte preziosa di informazioni per un appassionato studioso di storia.
«Materiale veramente interessante – lo ha definito il direttore della Biblioteca – testimonianza diretta di un periodo cruciale della storia di Lissone della prima metà del Novecento. La figura di Agostino Frisoni, e una parte importante della sua vita civile e politica, possono essere conosciute ed apprezzate da tutti e la memoria di quanto avvenuto verrà preservata dai tarli del tempo e dall’incuria generata dall’indifferenza».
Ricorrendo quest’anno il settantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, ho voluto pubblicare alcuni di quei documenti originali accompagnandoli con un breve inquadramento storico.
Un’altra figura di primo piano del Comitato di Liberazione Nazionale lissonese è stata quella di LEONARDO VISMARA, conosciuto come Nando da Biél. Sulla sua attività di oppositore al regime fascista fin dalla prima ora vi è una ricca testimonianza nelle schede conservate nel Casellario Politico Centrale, ufficio della direzione generale della Pubblica sicurezza del Regno d'Italia che aveva il compito di curare il sistematico aggiornamento dell'anagrafe dei cosiddetti "sovversivi".
Ho riportato alcune schede in questa pubblicazione: per questo ringrazio Claudio Castoldi, che sta conducendo una ricerca sulla vita di suo nonno Leonardo Vismara, per avermele fatte consultare.
Nel verbale del 15 maggio 1944, giorno della costituzione del CLN di Lissone, si legge:
«Il CLN lissonese deve dare incremento a tutte quelle attività politiche e militari atte a contribuire efficacemente alla lotta ingaggiata da tutto il popolo italiano per la liberazione della patria dalla schiavitù nazi-fascista, ed inoltre creare le basi per la ricostruzione dell’Italia democratica di domani».
In un paese sotto occupazione tedesca, era un compito molto impegnativo e non privo di rischi per le loro vite, che questi uomini coraggiosi si erano prefissati.
Agli otto lissonesi fucilati dai nazifascisti, ai sette morti nei lager nazisti, ai membri del CLN che hanno diretto la Resistenza nella nostra città e a tutti coloro che soffrirono per aver rifiutato di piegarsi alla dittatura fascista, dobbiamo essere riconoscenti.
In Italia, con una popolazione più o meno di 40 milioni, tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945, si contarono fino a 346.000 fra partigiani combattenti e patrioti (coloro che in misura diversa e in vari modi hanno dato il loro valido contributo alla lotta per la Liberazione).
La maggior parte degli italiani, rimanendo passivi, cercarono di sopravvivere. Abbiamo noi il diritto di biasimare coloro che non hanno aiutato le attuali generazioni a vivere libere? Certamente no. Chi non ha vissuto quel periodo oscuro della nostra Storia non sa come sarebbe stato il proprio comportamento. Ma noi abbiamo il diritto e il dovere di ammirare coloro che hanno ben agito.
Sono passati 70 anni dallo storico 25 Aprile 1945. Il trascorrere del tempo non riesce a sminuire il valore ed il significato di una data che ha segnato per la nostra Nazione il coronamento della lotta per la libertà.
Lo spirito che animava la comune fede nella Liberazione trasfuso nella nostra Costituzione, ha segnato e indica ancora il punto di riferimento per un vivere civile e democratico.
Renato Pellizzoni Presidente dell’ANPI di Lissone “Sezione Emilio Diligenti”
Ricorrendo anche il decennale della presenza dell’ANPI a Lissone, una mostra fotografica illustrerà le principali attività svolte dal 2005 al 2015.
Verrà, inoltre, esposta un’opera d’arte, sul tema della pace, che l’artista Virginia Frisoni ha donato alla nostra associazione per la ricorrenza del decennale.
opera di Virginia Frisoni
presentazione della pubblicazione LA FORZA IMMENSA DI UN IDEALE
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