Sito dell'A.N.P.I. di LISSONE - Sezione "Emilio Diligenti"

2 Giugno 2020: una Festa della Repubblica particolare

27 Mai 2020 , Rédigé par Renato Publié dans #varia

74 anni fa, il 2 giugno 1946, gli Italiani, nel referendum tra la monarchia e la repubblica, votarono in grande maggioranza per la Repubblica.

2 giugno 19462 giugno 19462 giugno 1946

2 giugno 1946

Nell'anno in cui la pandemia ha stravolto le vite e la società, la Festa della Repubblica è carica di significato per la ripartenza. Dice Carla Nespolo, presidente dell'ANPI: "Il 2 giugno saremo impegnati non solo a celebrare una data storica, ma lanceremo un messaggio forte e chiaro: per risolvere la crisi attuale è fondamentale e imprescindibile attuare pienamente la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza".

manifesto dell'ANPI in occasione della Festa della Repubblica 2020

manifesto dell'ANPI in occasione della Festa della Repubblica 2020

LE INIZIATIVE DELL'ANPI PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA

La maratona social dell''Anpi sulla Costituzione e 21 rose per le donne che la scrissero

"Ogni giorno pubblicheremo sui social un articolo della Costituzione e il 2 giugno deporremo una rosa rossa sulle tombe delle 21 Costituenti".

 

Le 21 donne elette alla CostituenteLe 21 donne elette alla Costituente

Le 21 donne elette alla Costituente

"Attuare pienamente i principi e le disposizioni della Carta costituzionale ... a cominciare dall'articolo 3 della Costituzione che recita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale..."

E l'omaggio delle rose per le "madri" costituenti: per Adele Bei, Bianca Bianchi che si battè per il riconoscimento giuridico dei figli naturali, Laura Bianchini che lottò per la scuola pubblica, Elisabetta Conci che si occupò degli statuti speciali e di autonomia regionale, Maria De Unterrichter Jervolino in prima linea sul fronte della scuola, Filomena Delli Castelli, Maria Federici Agamben, Nadia Gallico Spano, che organizzò i "treni della felicità" che trasportarono 70 mila bimbi meridionali orfani nelle famiglie del Nord.

E ancora per Angela Gotelli a cui si deve la sfida per il diritto delle donne di accedere agli alti gradi della magistratura, Angela Guidi Cingolani che gettò le basi della legge di tutela delle lavoratrici madri, Teresa Mattei, Angela Minella Molinari, Maria Nicotra Verzotto, Ottavia Penna Buscemi, Maria Maddalena Rossi, Vittoria Titomanlio.

A queste donne che hanno contribuito a scrivere la nostra Carta Costituzionale avevamo dedicato una mostra dal titolo LIBERE e SOVRANE

Alcuni momenti dell’inaugurazione della mostra

alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana
alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana

alcuni momenti della nascita della Repubblica Italiana

In un suo discorso, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto:

«Con il 2 giugno 1946 s' inaugurava una fase nuova nella storia del nostro giovane Stato, contrassegnata da grande partecipazione popolare, passione civile, speranza nel futuro.
E, di lì a poco, si schiudeva per l'Italia un periodo di crescita economica, sociale e culturale senza precedenti …

Volgendo lo sguardo al nostro passato ci si accorge di quanto cammino sia stato fatto dalla Repubblica per garantire agli italiani democrazia, libertà, benessere, giustizia, diritti, qualità della vita. Di quanti ostacoli siano stati superati, quando è prevalsa la coesione, il senso di responsabilità, la lungimiranza».

Un messaggio ancora di grande attualità!

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"Sono fiero del mio Paese"

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del “Concerto dedicato alle vittime del coronavirus” nel 74° anniversario della Festa Nazionale della Repubblica 

video

L'Inno nazionale della Repubblica Italiana

 

LA FESTA DELLA REPUBBLICA a LISSONE

Dal sito del Comune di Lissone

► Guarda il video

Leggi il discorso del Sindaco

Manifesto del Comune di Lissone del 2 giugno 2020

 

Discorso del Sindaco di Lissone 2 giugno 2020 

Care concittadine e Cari concittadini,

il prossimo martedì, 2 giugno, festeggeremo la Festa Nazionale della Repubblica, la festa di tutti gli italiani.

È una data che, quest'anno, precede un'ulteriore riapertura in termini economici, commerciali, produttivi, turistici e sociali.

Un giorno importante, emblematico nell'anticipare una ripartenza che, auspichiamo tutti, potrà dare il via ad un nuovo slancio per tutto il nostro Paese.

Il 2 giugno 2020 è davvero carico di speranze, di auspici, di attese. È un giorno che giunge dopo tre mesi di dubbi, di incertezze, di criticità che hanno cambiato per sempre le nostre vite.

Abbiamo maturato decisioni complesse, cambiato stili di vita, modificato le nostre abitudini, riacquistato il valore del bello, del giusto, del semplice, dell'essenziale.

Abbiamo cambiato la nostra quotidianità riscoprendo il senso della libertà, l'imprescindibile forza che spinge ciascuno di noi a cercare spazi, idee, esperienze che siano sempre nuove.

Sarà, senza alcun dubbio, un festeggiamento inusuale e distante, ma non per questo meno intriso del significato di sentirci tutti connazionali e accomunati da identici valori di uguaglianza, di libertà, di solidarietà, di aiuto reciproco.

Parole che, nel periodo di emergenza igienico-sanitaria, abbiamo visto tradotte in azioni concrete, comprendendo ancor più quale sia il significato di uno Stato che agisce per supportare chi si trova in un momento di difficoltà.

L'Italia, pur in un momento di sofferenza, ha saputo reagire con laboriosità e sacrificio, stringendosi in un grande territorio unito, pur nelle proprie diversità, contraddistinto dalla ricchezza d'animo di chi lo abita e lo fa vivere.

In questo 2020 celebriamo quindi il 2 giugno senza il tradizionale appuntamento con il Concerto della Banda che consentiva di trasmetterci quegli ideali che nel dopoguerra ispirarono la rinascita dell'Italia e la crescita della Repubblica.

Non ci saranno eventi pubblici in occasione del 2 giugno, ma io e la mia Amministrazione Comunale vogliamo rimarcare l'importanza di questo evento chiedendo a Voi tutti un gesto concreto: esporre la bandiera tricolore dai vostri balconi.

La bandiera italiana è simbolo di unione e di aiuto reciproco, è stato un mezzo per sentirci meno soli nel periodo di quarantena.

Ha rappresentato un appiglio per sentirsi saldi nei momenti di difficoltà.  

In una società che si fa troppo spesso travolgere dalla successione degli eventi, rimane importante soffermarsi su quei fatti che hanno scritto la nostra storia.

Il passaggio da monarchia a Repubblica avvenne a seguito di un referendum istituzionale al quale parteciparono quasi venticinque milioni di elettori, tra cui, per la prima volta, le donne.

La scelta della Repubblica segnò la storia di uno Stato e dei suoi abitanti, e di conseguenza del nostro Comune, delle nostre famiglie e di noi stessi.

Fu una scelta coraggiosa: gli italiani scelsero la forma la più difficile, la più impegnativa, la più innovatrice e riformatrice.

Quella decisione permise alle eccellenze culturali, intellettuali, artistiche, industriali d'Italia di potersi esprimere liberamente, contribuendo da protagonisti allo sviluppo d'Italia. La crescita del nostro Paese divenne inarrestabile, contraddistinta da uno spirito di responsabilità e di presa in carico del proprio destino.

La Repubblica, quando si nutre di partecipazione, è autorevole e non teme il conflitto, perché lo sa governare.

La Repubblica rappresenta quindi uno spazio pubblico in cui le differenti sensibilità e i legittimi interessi di parte trovano una sede per confrontarsi. Un confronto rispettoso dell'opinione altrui, soprattutto quando questa è differente.

Ecco perché è importante che noi tutti, anche oggi, facciamo nostra questa Festa e la sentiamo parte della nostra storia quotidiana.

La Repubblica in questo periodo di emergenza, anche attraverso gli Enti territoriali e locali, ha saputo mostrare vicinanza e sostegno alla popolazione.

La Festa della Repubblica ci ricorda che tutti noi siamo chiamati a metterci al servizio della comunità nella costruzione del bene comune. Mettendoci al servizio dei valori più alti che stanno alla base del benessere comune, realizzeremo gli intenti della nostra Costituzione e renderemo onore ai sacrifici di vite umane e sofferenze che il nostro popolo, il popolo italiano ha dovuto affrontare.

A voi, concittadine e concittadini, chiedo davvero di sentire nostra questa festa, la festa di tutti gli italiani.

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La nota del Presidente emerito dell’ANPI Carlo Smuraglia

Dai valori della Costituzione alla cittadinanza attiva

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