Sito dell'A.N.P.I. di LISSONE - Sezione "Emilio Diligenti"

Marzabotto 1944 2024

30 Septembre 2024 , Rédigé par Renato

Berlino 27 settembre 2024: "Sono grato che, subito dopo la visita di Stato del presidente Mattarella, andremo insieme a Marzabotto per partecipare alle commemorazioni. Ottanta anni fa, reparti delle SS trucidarono centinaia di civili":

lo ha detto il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, nella conferenza stampa tenuta oggi a Berlino con il presidente della Repubblica. Steinmeier ha rimarcato che "il massacro di Marzabotto e altri massacri compiuti in Italia hanno lasciato profonde ferite". "Sono pieno di umiltà nel poter partecipare alla commemorazione delle vittime dei crimini commessi a Marzabotto. E sono grato che ci sia un fondo italiano-tedesco per il futuro (*), che segue molti progetti di elaborazione del nostro passato comune. Un fondo che contribuisce in modo importante, perché ci sia conoscenza del passato da parte dei giovani", ha aggiunto.

Marzabotto Domenica 29 settembre 2024

I due presidenti insieme a Monte Sole per l'ottantesimo anniversario della strage di Marzabotto: note del 'Silenzio' e la deposizione di una corona in memoria dei caduti nella strage, adagiata tra i ruderi della chiesetta di San Martino a Monte Sole. E' iniziata così la visita del presidente della Repubblica italiana e di quello della Repubblica federale tedesca, Sergio Mattarella e Frank-Walter Steinmeier sull'Appennino bolognese, in occasione delle celebrazioni ufficiali, a Marzabotto, dell'80/o anniversario della strage compiuta dalle truppe naziste guidate dal maggiore Walter Reder tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 e che causò la morte di 770 civili tra cui donne, bambini e anziani nei territori tra i comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno.

dal discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

"Siamo qui - afferma Mattarella - per chinare insieme il capo davanti a tante vite crudelmente spezzate, per riempire con i sentimenti più intensi di solidarietà quelle voragini che la disumana ferocia nazifascista ha aperto in queste terre, in queste comunità.

Siamo qui per ricordare, perché la memoria richiama responsabilità. Nella Seconda guerra mondiale si toccò il fondo dell'abisso. La barbarie, la cancellazione di ogni dignità umana. Vorrei rammentarlo molto consapevolmente anche perché viviamo un momento in cui anche nel mio Paese assistiamo a una recrudescenza delle forze nazionaliste e di estrema destra. Forze che intendono indebolire o minare la democrazia - proprio nel mio Paese. Questo mi preoccupa. Ma mi dà anche determinazione".

dal discorso del presidente della Repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier:

"Le parole in questo luogo - afferma il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier - si fanno piccole. Non bastano per descrivere quanto accadde qui a Monte Sole ottanta anni fa. Così tanta crudeltà. Così tanta sofferenza. Così tanto dolore. Così tante persone la cui vita venne qui annientata".

"Cari familiari, cari discendenti, che io possa parlare qui oggi è possibile solo perché Voi tutti avete concesso a noi tedeschi la riconciliazione. Che preziosissimo dono! Questa riconciliazione la vivete molto concretamente qui a Marzabotto e nei comuni limitrofi. Nella Vostra Scuola di Pace, in stretto scambio con giovani tedeschi, nel gemellaggio con Brema-Vegesack e nella sua Scuola Internazionale di Pace".

"Siamo qui oggi uniti nel dolore, ma anche in profonda amicizia. Fivizzano, Marzabotto, le Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Civitella, in tutte queste località le truppe naziste perpetrarono crimini disumani in Italia, accecate dall'odio e dal fanatismo. Questi luoghi ne rappresentano tanti altri meno noti, che soprattutto in Germania sono quasi sconosciuti. Anche per questo sono qui oggi. Cari ospiti, oggi sono qui davanti a Voi come Presidente Federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese oggi Vi chiedo perdono".

Al termine delle parole del presidente tedesco e della commemorazione, la banda municipale ha fatto partire le note di 'Bella Ciao'.

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Anpi: La strage nazifascista di Marzabotto memoria dell'Italia intera

 "Oggi, 80 anni fa la strage nazista, con l'attiva collaborazione dei fascisti, a Monte Sole, nei territori di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno: 770 vittime. La più efferata d'Europa nel corso della seconda guerra mondiale. Oggi questa memoria è dell'Italia intera, la storia oggi interroga tutte le coscienze, chiede vigilanza, partecipazione democratica, senso di responsabilità per il presente e il futuro. Il nazi-fascismo ha distrutto milioni di vite, calpestato i diritti umani, criminalizzato, torturato e insanguinato il dissenso, segnato vergognosamente il mondo. E allora, mai più. Tutti con e per la Costituzione, faro e guida di civiltà, democrazia, diritti. Antifascismo, in una parola".

Lo affermano in una nota il presidente nazionale dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo, e quella di Bologna, Anna Cocchi

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(*) Con il Fondo italo-tedesco per il Futuro viene finanziato l'Albo degli IMI Caduti dove ricercatori italiani e tedeschi hanno registrato tutti gli IMI che morirono nei campi tedeschi tra il 1943 e il 1945.

La Commissione storica italo-tedesca era stata istituita nel 2008 in occasione del Vertice bilaterale tenutosi a Trieste, con il mandato di un approfondimento comune sul passato di guerra italo-tedesco. Nel dicembre 2012 è stato pubblicato il Rapporto finale della commissione, che esamina in particolare anche il destino degli ex internati militari italiani, e che contiene tra l’altro concrete raccomandazioni per la costruzione di una comune cultura della memoria.

Per mettere in pratica le raccomandazioni il Governo Federale ha stanziato un Fondo italo-tedesco per il Futuro per finanziare progetti. Questi progetti vengono scelti in stretta collaborazione con il Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Sulla pagina, a cui si accede dal seguente link, sono presentati i progetti e altre iniziative.

vedi: Cultura della memoria - Ministero Federale degli Affari Esteri (diplo.de)

 

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