Razionamenti: «Ma la gente vuole le gomme per le biciclette»
5 Décembre 2010 , Rédigé par anpi-lissone Publié dans #il fascismo
Dal "Corriere della Sera" del 5 marzo 1943
“Milano - Con il primo aprile prossimo sarà attuata, come è stato annunziato, una nuova disciplina per la distribuzione ai consumatori delle coperture e delle camere d'aria delle biciclette e dei tricicli. I richiedenti dovranno inoltrare domanda al Consiglio provinciale delle Corporazioni, per il tramite dell'organizzazione sindacale da cui dipendono. Vagliate le domande caso per caso, il Consiglio delle Corporazioni rilascerà i buoni di prelevamento, da presentare insieme al pneumatico usato dai rivenditori.
Un determinato contingente di pneumatici verrà messo a disposizione dei Consigli provinciali delle Corporazioni, in rapporto all'importanza dei singoli centri. L'ottanta per cento del quantitativo disponibile dovrebbe essere riservato ai lavoratori dell'industria e dell' agricoltura, con particolare precedenza alle maestranze addette a stabilimenti ausiliari o comunque adibite a imprese di interesse bellico. Il rimanente 20 per cento verrebbe ripartito fra tutte le altre categorie di produttori e di lavoratori, ossia artigiani, commercianti e loro dipendenti, impiegati delle amministrazioni pubbliche e private, professionisti, insegnanti, studenti. In questo 20 per cento sarebbero inoltre compresi i ricambi per le carrozzelle dei malati e degli invalidi.
In una provincia come la nostra, dove le attività commerciali e impiegatizie rappresentano cospicua parte della vita economica e sociale, accanto alle attività industriali e agricole, le percentuali suddette sono apparse inadeguate alle reali necessità del consumo. I primi a richiamare l'attenzione dell' autorità sulla sproporzione lamentata sono state le categorie del commercio, facendo osservare che esse sono oggi più che mai impegnate in tutta una serie di servizi distributivi anche di interesse bellico. Senza il prezioso ausilio dell'umile bicicletta e del traballante triciclo, i generi razionati spesso rischierebbero di non arrivare tempestivamente nei negozi di dettaglianti. Il settore del commercio alimentare, ad esempio, ha una importanza di primo ordine.
L'organizzazione sindacale dei commercianti ha fatto rilevare in sede competente che, in moltissimi casi, il triciclo e la bicicletta sono i soli mezzi di trasporto rimasti alle aziende della distribuzione, le quali furono tra le maggiori sacrificate nella requisizione degli automezzi”.
Ma già nel 1942 i copertoni e le camere ad aria per le biciclette scarseggiavano:
I contadini della pianura
3 Décembre 2010 , Rédigé par anpi-lissone Publié dans #Resistenza italiana
Alla fine del 1943 un grande problema della ribellione che cresce è quello di portare la lotta nelle campagne. I comunisti prendono ancora l'iniziativa, ma con l'aiuto dei giellisti e con la concorrenza del clero povero, dei parroci di campagna. Senza l'aiuto del clero tre quarti della pianura padana - il Piemonte, la Lombardia, il Veneto - rimarrebbero chiusi o difficilmente accessibili alla ribellione; ma i parroci di campagna sono dalla sua parte. Pochi, come don Comensoli nel Bresciano, don Mazzolari o don Scagliosi nel Mantovano, si fanno subito promotori della resistenza armata; ma la maggioranza è amica, quasi ogni parrocchia è un possibile rifugio, un sicuro recapito. I comunisti e il clero povero compiranno, nei mesi dell'inverno e della primavera, il miracolo di togliere i contadini padani dal lungo sonno e dalla diffidenza.
L'inizio della lotta è lento e circospetto: i contadini sono cauti, né sanno rinunciare a una loro rivincita. Costretti a un lavoro faticoso, esclusi dalla cultura dell'Italia cittadina, umiliati dal suo disprezzo, considerati degli italiani di seconda categoria, ora possono imporre alle città affamate i prezzi del mercato nero. In mondo contadino è ostile al fascismo per sicure ragioni di classe; ma anche gli interessi egoistici e l'anarchia favoriscono la prima alleanza con la ribellione. Il partigiano è l'alleato automatico di un contadino che non vuole più saperne della disciplina annonaria; la presenza partigiana gli serve a scoraggiare i controllori e a ingannarli: «Il grano? Me lo hanno preso i ribelli. Le bestie? Le hanno portate in montagna». I ribelli armati del '43 sono quattromila in tutta l'Italia, il problema della loro annona è, in pratica, inesistente per il mondo contadino; e poi il ribellismo è volontario, non toglie d'autorità braccia alle campagne, consente partecipazioni temporanee. Gli interessi egoistici del mondo contadino esistono, dureranno per tutta la guerra partigiana, sono gli egoismi insopprimibili della condizione contadina. Ma dietro sta salendo quanto vi è di probo e di generoso nella campagna, dietro si prepara la grande stagione insurrezionale dell'Emilia. Non a caso l'Emilia offre il primo luminoso esempio di lotta contadina. La storia dei fratelli Cervi è di quelle che svelano un mondo. Specchiandosi nella famiglia Cervi la ribellione si vede più alta e buona.
Bibliografia:
Giorgio Bocca ”STORIA DELL'ITALIA PARTIGIANA”
Casa editrice G. Laterza & Figli, Bari gennaio 1980
Newsletter
Abonnez-vous pour être averti des nouveaux articles publiés.
Pages
- 000 ANPI chi siamo
- 000 ANPI STATUTO e REGOLAMENTO
- 00 2017 La nostra nuova sede in Piazzale Sandro Pertini
- 00 - email ANPI LISSONE
- 0 - Direttivo della Sezione
- 2008 - la prima sede in Piazza Cavour 2
- 2014 - La nostra ex sede presso la stazione ferroviaria
- 2016 Referendum sulla riforma della Costituzione
- 2016 Rubrica sul referendum costituzionale a cura di Giovanni Missaglia
- Album - 2014-inaugurazione-sede presso la stazione ferroviaria
- Album - 2014 - La ex sede presso la stazione F.S.
- Album - 25-aprile-2014
- Album - caduti lissonesi per la Liberazione
- Album - lapidi-e-monumenti di Lissone dedicati ai caduti nella guerra di Liberazione
- Album - Viaggio-della-memoria-a-Sestri
- iniziative per il "Giorno della Memoria" dal 2007 al 2014
- La Costituzione della Repubblica italiana: 1 gennaio 1948 - 1 gennaio 2008
- L'emancipazione femminile: le donne e le conquiste del dopoguerra
- Links
- "Lissone 1939 – 1945. Storie di guerra e di Resistenza": una nostra pubblicazione
- ... meditate che questo è stato ... Gianfranco De Capitani da Vimercate, caduto per la Libertà
- mostra "A scuola col duce" a Lissone - foto
- mostra "A scuola col duce" - Cosa e come studiavano i nostri nonni
- mostra BRIANZA PARTIGIANA 1943 - 1945
- mostra di disegni e poesie nel ghetto di Terezin 1942-1944
- mostra - disegni e poesie dei bambini del ghetto di Terezin
- mostra - disegni e poesie dei bambini del ghetto di Terezin - foto inaugurazione mostra
- mostra - disegni e poesie dei bambini del ghetto di Terezin - il Viale dei Giusti: una realizzazione degli alunni della V A della scuola De Amicis di Lissone
- mostra "Fascismo, Foibe, Esodo"
- mostra "Oltre quel muro"
- mostra ”Schiavi di Hitler – L’altra Resistenza”
- nota bibliografica per approfondire gli argomenti trattati nel sito
- rassegna stampa ed altro
- Ricerche in archivi: da Gabinetto Prefettura numero 7995 del 20/6/1944 (1)
- Ricerche in archivi: da Gabinetto Prefettura numero 7995 del 20/6/1944 (2)
- tragedie del confine orientale: FASCISMO FOIBE ESODO 1918 1956
- tragedie del confine orientale: il campo fascista di Arbe
- tragedie del confine orientalele: dimensioni dell’Esodo
- tragedie del confine orientale: le motivazioni degli esuli
- tragedie del confine orientale: l'Esodo dei giuliano-dalmati
Catégories
- 154 Resistenza italiana
- 118 varia
- 79 II guerra mondiale
- 66 il fascismo
- 52 pagine di storia locale
- 43 storie di lissonesi
- 29 la persecuzione degli ebrei
- 26 La COSTITUZIONE italiana
- 21 avvenimenti recenti
- 19 il secondo dopoguerra
- 14 Lissone dopo l'Unità d'Italia
- 13 Resistenza europea
- 12 Giorno della Memoria
- 11 episodi di storia del '900
- 9 L'ITALIA tra Ottocento e Novecento
- 8 I guerra mondiale
- 7 La Resistenza delle donne
- 4 Memoria e dell'Impegno
- 1 Festa della Liberazione
- 1 Resistenza francese
- 1 attività 2016
- 1 recensioni