11 settembre 1943: la battaglia di Salerno
11 Septembre 2023 , Rédigé par anpi-lissone Publié dans #II guerra mondiale
Mentre una nuova Italia s'annunciava dalle rovine nel golfo di Salerno la battaglia era giunta al suo momento critico.
La città era terra di nessuno. Le artiglierie piazzate sulle colline l'avevano sotto il tiro e i tedeschi vi facevano frequenti contrattacchi, impegnando battaglia nelle strade.
Gli inglesi entrarono a Salerno nel pomeriggio dell'undici settembre ma senza occuparla stabilmente. Il porto era inservibile e quindi il possesso della città aveva una importanza molto relativa. L'epicentro della battaglia era più a Sud.
A tappe forzate stavano giungendo sul campo gli effettivi di quattro Divisioni che il maresciallo Kesselring faceva affluire dal Napoletano e dalla Calabria. La situazione della V Armata si faceva sempre più critica.
A tre giorni dallo sbarco gli Alleati non erano ancora riusciti a colmare la breccia al centro del loro schieramento e perdevano terreno per effetto dei contrattacchi tedeschi. In questo varco, alla confluenza del fiume Sele col Calore, Kesselring fece il massimo sforzo nel tentativo di tagliare in due la testa di ponte e ricacciare in mare gli Alleati.
L'attacco tedesco cominciò il 12 settembre e continuò per tutta la giornata del 13. Convergendo verso Persano sul Sele, carri armati e fanterie si spinsero avanti obbligando gli americani a ripiegare verso la spiaggia, malgrado l'appoggio dell'aviazione.
La lotta fu particolarmente accanita attorno a un vecchio tabacchificio che i tedeschi trasformarono in trappola per i carri armati americani. Ne fecero entrare parecchi, uno a uno, e li distrussero col lancio delle granate a mano e col tiro dei «panzerfaust».
Il 13 settembre i tedeschi erano ormai vicinissimi al mare. Quella sera gli americani ebbero la sensazione della disfatta e Kesselring credette di avere la vittoria a portata di mano. Clark allora chiese per la notte successiva l'intervento della Divisione aviotrasportata rimasta di riserva in Sicilia.
Clark aveva portato a terra il comando. Per evitare che, com'era accaduto in Sicilia, si sparasse contro i paracadutisti, ordinò che il fuoco d'artiglieria cessasse a mezzanotte meno cinque.
Il 14 settembre cominciò la riscossa alleata. Tutta l'aviazione del Nordafrica e della Sicilia si rovesciò sulla testa di ponte sconvolgendo le retrovie del nemico.
Intanto le navi da guerra inglesi serravano sotto la costa aprendo un fuoco terrificante.
Sotto quelle bordate lo slancio dei tedeschi si spense.
Essi avevano perduto la grande occasione di ributtare in mare l'avversario.
Clark aveva di nuovo in mano la situazione e rilanciava l'offensiva. Le sue Divisioni riconquistavano uno ad uno i paesi che avevano dovuto sgomberare. La battaglia di Salerno era vinta.
Bibliografia:
Manlio Cancogni in AA.VV - Dal 25 luglio alla Repubblica - ERI 1966
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