Sito dell'A.N.P.I. di LISSONE - Sezione "Emilio Diligenti"

Giulio Colzani

18 Mars 2008 , Rédigé par anpi-lissone Publié dans #storie di lissonesi



 

 

Nato a Lissone il 12 febbraio 1911 da Carlo e da Giulia Vismara.

 

Arrestato a Lissone in data non nota tra dicembre 1943 e gennaio 1944.

Viene trasportato nel lager Buchenwald, dove, dopo sedici mesi, muore il 24/4/1945, dopo pochi giorni dalla Liberazione avvenuta l’11 aprile 1945 (auto-liberazione ed Eserciti Alleati), in una delle "marce della morte”, che seminano di cadaveri le strade della Germania, ucciso da una guardia tedesca a colpi di mitra.

 

 

Buchenwald era situato in Germania, nei pressi di Weimar sulle pendici della collina di Ettersberg, a circa dieci chilometri da Weimar, in Turingia.

Istituito nel luglio 1937, vi vennero deportati oppositori politici del regime nazista, omosessuali, asociali, ebrei e Testimoni di Geova.

 

I deportati venivano sfruttati per il lavoro nelle numerose industrie belliche allestite nei 136 campi dipendenti da Buchenwald.

Nel Lager ebbero luogo uccisioni in massa di molti prigionieri di guerra; molti deportati morirono per la fame e per le malattie, per le terribili condizioni di lavoro, per le torture e le violenze ed anche in conseguenza di esperimenti medici.

Dal luglio del 1937 fino all'aprile del 1945 vennero qui deportate oltre 250.000 persone: di esse più di 50.000 morirono.

Nel gennaio del 1945 affluirono al Lager di Buchenwald migliaia di deportati evacuati dalla Polonia, precisamente dal complesso concentrazionario di Auschwitz e dal Lager di Gross-Rosen.

Ai primi di aprile del 1945 le SS fecero evacuare gran parte dei deportati in lunghe marce forzate (o marce della morte), nel corso delle quali morirono circa 28.000 deportati.

 

In una di queste “marce della morte”, che seminano di cadaveri le strade della Germania, Giulio Colzani, sfinito, il 24 aprile 1945 viene ucciso da una guardia tedesca a colpi di mitra.

Il comitato di resistenza che operava clandestinamente nel Lager di Buchenwald rese possibile l'ingresso nel Lager ad alcune unità della terza armata americana, dopo che le SS erano fuggite: era l'11 aprile del 1945.

 


Con me soffrono molti compagni

tutti ragazzi fieri e coraggiosi,

non versiamo lacrime,

tiriamo tutti la stessa corda.

 

Se dalla palude scrutiamo l’orizzonte

e tuffiamo lo sguardo nel vasto mondo

nei nostri cuori di prigionieri

dilaga una mesta nostalgia.

 

Fugge via il giorno, fuggono le nuvole

al mese segue l’anno -

tutto il dolore, tutte le ansie

ci imbiancano precocemente i capelli.

 

Ci mancano le nostre donne,

la nostra patria, la nostra vita -

e sconsolati torniamo a scrutare:

libertà, quando ritornerai?

 

 

(Canti dai lager: ESILIATO NEL REMOTO NORD

DELL’EMSLAND

il testo è stato redatto nel 1933 dal deportato Kaufmann nel Lager di Neu-Sustrum)



 

(da Lager e Deportazione  http://www.lageredeportazione.org/)

Fonti:

- ANED Sesto san Giovanni, dalla Gazzetta Ufficiale n.130 del 22 maggio 1968

- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Federale Tedesca, 24.09.77
- Schwarz, G., 1990, Die nationalsozialistischen Lager, Fischer Verlag
- Tibaldi, I., 1994, Compagni di viaggio
- Dall'Italia ai Lager nazisti
- I "trasporti" dei deportati 1943-1945, Franco Angeli editore
- Pieghevoli informativi dei Lager

 

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