1925: La distruzione delle strutture dello Stato di diritto
7 Janvier 2012 , Rédigé par anpi-lissone Publié dans #il fascismo
Nel corso del 1925 il regime provvide a consolidarsi e a mettersi al riparo con alcune leggi che cominciarono a distruggere, come avvenne decisamente poco dopo, le strutture dello Stato di diritto. Mussolini, diventato Capo del Governo, assunse i poteri esecutivi esautorando il Parlamento; i sindaci elettivi vennero sostituiti dai podestà nominati dal governo, associazioni e istituti non graditi furono sciolti, la libertà di stampa soppressa definitivamente. Allora si levarono, contro la tirannia e contro il tiranno, gesti isolati e senza speranza. Un ex deputato socialista, Tito Zaniboni, decise di uccidere Mussolini sparandogli con un fucile a cannocchiale dalla finestra dell'albergo Dragoni, nel centro di Roma, di fronte a Palazzo Chigi; qui il duce doveva affacciarsi ad un balcone, il 4 novembre del 1925. Ma fra i cospiratori c'era anche un confidente della polizia e così l'attentato fu scoperto in tempo e Zaniboni venne arrestato due ore prima della apparizione di Mussolini. Un colpo di pistola dell'anziana signora inglese Violet Gibson, lo ferì leggermente al naso. Nei giornali e nei cinegiornali dell'epoca il Capo del Governo si fece fotografare con un vistoso cerotto ma praticamente illeso. Poi fu la volta del giovane anarchico di Carrara, Gino Lucetti, che fu condannato a trent'anni di carcere.
Ma l'atto definitivo, quello che fece scattare le leggi speciali liberticide, fu l'attentato a Bologna del 31 ottobre 1926. L'episodio avvenne all'angolo tra via Rizzoli e via Indipendenza, mentre Mussolini si recava in automobile alla stazione per ritornare a Roma. Dalla folla partì un colpo di rivoltella che andò a vuoto, ma un gruppo di personaggi del seguito del duce con alla testa Arconovaldo Bonaccorsi, il famigerato «conte Rossi» della guerra di Spagna, si lanciarono su un ragazzo di 14 anni, Anteo Zamboni, ritenuto l'autore dell'attentato. Il ragazzo fu linciato sul posto, nonostante che non si avesse alcuna certezza che fosse stato lui a sparare. Anteo fu sepolto nella parte del cimitero chiamata dei traditori e la sua famiglia venne perseguitata per anni. L'episodio di Bologna fornì però il pretesto al fascismo per fare nuove decisive leggi contro la libertà.
Alla fine del 1925, che Mussolini definì il proprio «anno napoleonico», la prima battaglia dell'antifascismo era ormai perduta. I deputati aventiniani furono dichiarati decaduti e si istituirono le cosiddette «leggi per la difesa dello Stato». Nacquero così i Tribunali speciali, il confino politico, si ristabilì la pena di morte. Si compì così un'inversione di civiltà, sopprimendo alcuni fondamentali diritti dei cittadini di una società libera: un'inversione di civiltà che contrastava anche radicalmente con le tradizioni del Paese. La dittatura mussoliniana era ormai assoluta, l'antifascismo entrava nella fase della clandestinità, dell'esilio, del carcere. Piero Gobetti era morto a Parigi, a 25 anni, il 16 febbraio del 1926; Giovanni Amendola moriva a Cannes, due mesi dopo; ambedue per le conseguenze delle percosse fasciste. E pochi giorni dopo l'attentato Zamboni, alla vigilia di un dibattito in Parlamento contro la pena di morte, venne arrestato Antonio Gramsci.
Il regime si era ormai imposto. Tutte le garanzie contemplate dalla Costituzione e dalle vecchie leggi liberali non esistevano più. Incontrastato dominava il fascismo e con poteri assoluti il «dittatore ». Cominciava, nella lotta per la libertà, l'ora più rischiosa e difficile.
Bibliografia:
Andrea Barbato e Manlio Del Bosco in AA.VV - Dal 25 luglio alla repubblica - ERI 1966
Newsletter
Abonnez-vous pour être averti des nouveaux articles publiés.
Pages
- 000 ANPI chi siamo
- 000 ANPI STATUTO e REGOLAMENTO
- 00 2017 La nostra nuova sede in Piazzale Sandro Pertini
- 00 - email ANPI LISSONE
- 0 - Direttivo della Sezione
- 2008 - la prima sede in Piazza Cavour 2
- 2014 - La nostra ex sede presso la stazione ferroviaria
- 2016 Referendum sulla riforma della Costituzione
- 2016 Rubrica sul referendum costituzionale a cura di Giovanni Missaglia
- Album - 2014-inaugurazione-sede presso la stazione ferroviaria
- Album - 2014 - La ex sede presso la stazione F.S.
- Album - 25-aprile-2014
- Album - caduti lissonesi per la Liberazione
- Album - lapidi-e-monumenti di Lissone dedicati ai caduti nella guerra di Liberazione
- Album - Viaggio-della-memoria-a-Sestri
- iniziative per il "Giorno della Memoria" dal 2007 al 2014
- La Costituzione della Repubblica italiana: 1 gennaio 1948 - 1 gennaio 2008
- L'emancipazione femminile: le donne e le conquiste del dopoguerra
- Links
- "Lissone 1939 – 1945. Storie di guerra e di Resistenza": una nostra pubblicazione
- ... meditate che questo è stato ... Gianfranco De Capitani da Vimercate, caduto per la Libertà
- mostra "A scuola col duce" a Lissone - foto
- mostra "A scuola col duce" - Cosa e come studiavano i nostri nonni
- mostra BRIANZA PARTIGIANA 1943 - 1945
- mostra di disegni e poesie nel ghetto di Terezin 1942-1944
- mostra - disegni e poesie dei bambini del ghetto di Terezin
- mostra - disegni e poesie dei bambini del ghetto di Terezin - foto inaugurazione mostra
- mostra - disegni e poesie dei bambini del ghetto di Terezin - il Viale dei Giusti: una realizzazione degli alunni della V A della scuola De Amicis di Lissone
- mostra "Fascismo, Foibe, Esodo"
- mostra "Oltre quel muro"
- mostra ”Schiavi di Hitler – L’altra Resistenza”
- nota bibliografica per approfondire gli argomenti trattati nel sito
- rassegna stampa ed altro
- Ricerche in archivi: da Gabinetto Prefettura numero 7995 del 20/6/1944 (1)
- Ricerche in archivi: da Gabinetto Prefettura numero 7995 del 20/6/1944 (2)
- tragedie del confine orientale: FASCISMO FOIBE ESODO 1918 1956
- tragedie del confine orientale: il campo fascista di Arbe
- tragedie del confine orientalele: dimensioni dell’Esodo
- tragedie del confine orientale: le motivazioni degli esuli
- tragedie del confine orientale: l'Esodo dei giuliano-dalmati
Catégories
- 154 Resistenza italiana
- 118 varia
- 79 II guerra mondiale
- 66 il fascismo
- 52 pagine di storia locale
- 43 storie di lissonesi
- 29 la persecuzione degli ebrei
- 26 La COSTITUZIONE italiana
- 21 avvenimenti recenti
- 19 il secondo dopoguerra
- 14 Lissone dopo l'Unità d'Italia
- 13 Resistenza europea
- 12 Giorno della Memoria
- 11 episodi di storia del '900
- 9 L'ITALIA tra Ottocento e Novecento
- 8 I guerra mondiale
- 7 La Resistenza delle donne
- 4 Memoria e dell'Impegno
- 1 Festa della Liberazione
- 1 Resistenza francese
- 1 attività 2016
- 1 recensioni