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20 ottobre 1944: Milano, quartiere di Gorla

20 Octobre 2024 , Rédigé par Renato Publié dans #II guerra mondiale

Presso il comando generale della 15a Air Force, dal febbraio 1944 era presente un rapporto della R.A.F. britannica dove si informava che gli stabilimenti milanesi operanti nel settore meccanico-siderurgico erano in piena attività, probabilmente al servizio dell'industria bellica; questo portò alla decisione di effettuare sopra la città di Milano una pesante incursione che distruggesse tutti gli impianti produttivi. La data decisa era quella venerdi 20 ottobre 1944.
Il 20 ottobre 1944, Milano subì un feroce bombardamento da parte degli Alleati. Una bomba cadde sulla scuola elementare di Gorla.

 

Il bombardamento aereo del 1944 distrusse la locale scuola elementare uccidendone tutti gli alunni e gli insegnanti.
 
20 ottobre 1944 20 ottobre 2024

Milano, fu sottoposta a circa 60 bombardamenti da parte degli Alleati.
Questa la cronologia delle incursioni e i danni dei bombardamenti:
Anno 1940
15-16 giugno; 16-17 giugno; 13-14 agosto; 18-19 agosto; 24-25 agosto; 18-19 dicembre. I danni furono limitati.
24 ottobre 1942
Aree colpite: Ticinese, Magenta, Piazza Tricolore, Sempione, Venezia e Corso Buenos Aires, Garibaldi, zona Duomo.
Tra gli edifici: Cimitero Monumentale, Pio Istituto dei Rachitici, Stazione di Porta Vittoria, Libreria Hoepli, Teatro Carcano.
24-25 ottobre 1942
Danni lievi alla periferia
14-15 febbraio 1943
S. Maria del Carmine; S. Lorenzo Maggiore, Palazzo Reale, Pinacoteca Ambrosiana, Permanente, Galleria d'Arte Moderna, Umanitaria, Conservatorio, Ospedale Maggiore, Scalo Farini, Porta Romana, Porta Genova, deposito tram Via Messina. Zone più colpite: Corso Roma (Porta Romana), Ticinese, Monforte, Porta Vittoria, Arena, Loreto; aree nei pressi della Università Cattolica, del Duomo, della Stazione Centrale.
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7-8 agosto 1943
S. Maria del Carmine, S. Carlo al Lazzaretto, Tempio lsraelitico, Teatro Filodrammatici, Teatro Garibaldi, Circolo Filologico, Accademia Belle Arti di Brera, Triennale, Museo Poldi Pezzoli, Acquario Municipale, Museo di Storia Naturale, Galleria d'Arte Moderna, Ospedale Fatebenefratelli, Ferrovie Nord, Stazione Centrale, Scalo Farini, Porta Nuova. Zone più colpite: Porta Venezia, Porta Garibaldi, Sempione, Corso Magenta. Porta Ticinese.
12-13 agosto 1943
S. Maria del Carmine, Duomo e Galleria, S. Maria alla Porta, S. Maria alla Scala in S. Fedele, S. Maria delle Grazie, Palazzo Marino, Castello Sforzesco, Accademia Belle Arti di Brera, Triennale, Galleria d'Arte Moderna, Fiera Campionaria, Teatro Lirico, Cinema Odeon, Teatro Manzoni, Zone più colpite: Duomo, Venezia, Vittoria, Sempione, Garibaldi, Ticinese.
Milano-Piazza-Fontana-bombardamento.jpg 
14-15 agosto 1943
Duomo, S. Carlo, S. Maria delle Grazie, S. Pietro in Gessate, Biblioteca Ambrosiana, Palazzo Reale, Cinema Teatro dal Verme, Cinema Teatro Verdi, Basilica S. Ambrogio, Università Cattolica, Monumento ai Caduti, Castello Sforzesco.
15-16 agosto 1943
Ca' Granda, S. Pietro in Gessate, S. Maria Assunta in Certosa, S. Bernardino alle Ossa, S. Nazaro, S. Babila, S. Lorenzo Maggiore; Pio Istituto dei Rachitici, Teatro alla Scala, Cinema Teatro Odeon, Teatro Nuovo, Conservatorio, Museo Poldi Pezzoli, Biblioteca Ambrosiana, Palazzo della Provincia, Archivio di Stato, La Rinascente.
28 marzo 1944- 13 aprile 1945
L'area di Milano subì 45 bombardamenti, molti dei quali diurni, volti principalmente a interrompere le vie di comunicazione. Il più grave fu quello del 20 ottobre 1944: furono colpiti i quartieri di Gorla, Precotto e Turro, i morti furono 614.
 

Se sono scarse, sui giornali, le notizie dei bombardamenti, mancano del tutto servizi che spieghino alla popolazione cosa fare in caso di bombardamenti pesanti. La stampa su indicazione dell'apposito ministero, preferisce non affrontare l'argomento. Bisogna, contro ogni evidenza, che la gente sia convinta che tutto va, ancora, per il meglio. La “Domenica del Corriere” come l' “Illustrazione Italiana” non ospitano mai fotografie di macerie né tantomeno di cadaveri, ma soltanto immagini rassicuranti, di monumenti protetti da impalcature, muretti di mattoni e sacchi di sabbia.

Il tentativo di «minimizzare» acquista toni di inaudito cinismo nelle parole di alcuni commentatori. Su “Critica Fascista” del dicembre del 1942 Emilio Canevari scrive: «Quale danno è stato poi prodotto dai famosi bombardamenti? Lo ha detto Mussolini: sono state buttate a terra alcune centinaia di case e ciò favorirà il rinnovamento edilizio contro il cattivo gusto antico e nuovo e sono state uccise meno di duemila persone. È doloroso perché si tratta in genere di donne, vecchi e bambini. Ma dobbiamo anche ricordare che queste cifre valgono sì e no alle perdite per incidenti automobilistici di un anno nelle metropoli moderne. Ma se il timore bombardamenti riuscisse a frenare l'urbanesimo con tutte le sue piaghe, ciò sarebbe certo un beneficio. Finalmente i borghesi se ne andranno nei loro poderi e li cureranno maggiormente».

    
   
1944 gennaio Milano tabellone dati bombardamenti
 il tabellone della Repubblica Sociale Italiana posto davanti alla Stazione Centrale
 
Bibliografia:
A. Rastelli Bombe sulle città Mursia, 2000 
Mafai Miriam, Pane nero, Mondadori, 1987
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