Sito dell'A.N.P.I. di LISSONE - Sezione "Emilio Diligenti"

Costituiamo un Comitato

21 Juillet 2008 , Rédigé par anpi-lissone Publié dans #pagine di storia locale

La Sezione lissonese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia chiede all’Amministrazione Comunale che si costituisca a Lissone un COMITATO, con lo scopo di promuovere, unitamente alla Amministrazione Comunale in  particolari momenti di carattere nazionale e locale ed in occasione di ricorrenze storiche, iniziative e manifestazioni diverse. Del Comitato faranno parte le varie Associazioni interessate.

Negli anni ’80 esisteva a Lissone il COMITATO PER LA DIFESA DELLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE.
Per il 25 aprile 1985  il Comitato pubblicò un documento in cui Angelo Cerizzi, Sindaco e membro del Comitato, scrisse degli APPUNTI SU UOMINI E FATTI DELL' ANTIFASCISMO LISS0NESE, che di seguito riportiamo.

“Questi appunti scaturiscono dalla opportunità di contribuire a riunire e riordinare testimonianze su uomini e fatti di un particolare momento della nostra comunità per arrivare a formulare una pagina di storia dell'antifascismo lissonese. Appunti che vogliono essere, soprattutto per i giovani, un momento di riflessione sui valori basilari della libertà, della democrazia, della giustizia e della solidarietà per cui lottarono, soffrirono e diedero la vita coloro che non accettarono di piegarsi alla dittatura.

E’ un periodo che pur nella sua globalità può essere suddiviso in diverse fasi assumendo ciascuna connotati precisi e diversi.

Così per quanto concerne il periodo che va dall'avvento del fascismo (ottobre 1922) alla sua caduta (25 luglio 1943), devono essere segnalate come figure particolari e fatti significativi del momento:

Vismara Leonardo - nato a Lissone il 18.5.1899, figura di indomabile fede antifascista, costretto all'esilio per le continue vessazioni. Partecipa alla guerra di Spagna nella Brigata Internazionale. Rientra in Italia dopo il 25 luglio 1943 e durante la Resistenza svolge come comandante militare funzioni di collegamento col locale C.L.N

Francesco Mazzilli - Ing. Attilio Gattoni - Carlo Arosio -arrestati verso la fine giugno 1943 ed incarcerati a S. Vittore furono liberati il 26 luglio 1943 subito dopo la caduta del fascismo.

Tra gli antifascisti di vecchia data devono essere ricordati:

Avvoi Ambrogio - Mazzi Attilio - Camnasio Ing. Mario - Consonni Luigi - Donghi Luigi - Foglieni Luigi - Piatti Attilio ed i componenti del Circolo S. Filippo Neri diretti da Don Ennio Bernasconi: pure questi subì vessazioni dai fascisti.

Alcuni episodi meritano di essere segnalati perchè danno l'immagine della situazione locale nel periodo fascista.

Al Circolo San Filippo Neri tocca il battesimo delle iniziative vandalistiche attraverso un tentativo di incendio della sede. La Casa del Popolo dopo aver subito atti di violenza è costretta a chiudere.

Il Circolo di Pro Cultura del Popolo (Biblioteca fondata verso il 1908 e condotta da persone antifasciste) viene obbligato a trasferirsi presso la sede della Sezione Combattenti.

La Trattoria della Passeggiata viene denneggiata perchè ritenuta luogo di incontro di persone non simpatiche al fascismo.

Con il triste 8 settembre 1943 e fino al radioso 25 aprile 1945 la storia d'Italia segna una delle pagine più travagliate e drammatiche: è il momento epico della Resistenza contro la dura occupazione nazifascista ed il contributo dei lissonesi per la riconquista della libertà è degno della generosità che distinguono la nostra gente. Ricordiamo:

Partigiani fucilati dai fascisti e dai nazisti:

Arosio Arturo: fucilato a Sestri Levante per essersi rifiutato di entrare a far parte della Repubblica Sociale Italiana.

Galimberti Ercole:componente delle formazioni partigiane e fucilato dai nazisti a Susa per rappresaglia.

Meroni Attilio: componente delle formazioni partigiane e fucilato a Valdossola.

Guarenti Davide: staffetta fra le squadre partigiane, distributore della stampa clandestina: fucilato a Fossoli.

Erba Pierino - Parravicini Carlo Somaschini Mario – Chiusi Remo: componenti di una squadra della formazione partigiana Garibaldina; a seguito di una cruenta azione nel giugno 1944 contro spietati militi fascisti, furono arrestati - su delazione - e fucilati: i primi due nella piazza principale di Lissone, gli altri a Monza.

 

Morti in campo di concentramento:

Avvoi Ambrogio, operaio deportato a Flossenburg per motivi politici.

Bettega Mario, operaio deportato a Mauthausen per motivi politici.

Colzani Giulio, operaio deportato a Flossenburg per motivi politici.

De Capitani Gianfranco, impiegato deportato a Mauthausen per non aver aderito alle formazioni della R.S.I.

Mazzi Attilio, implacabile antifascista, deportato a Mauthausen.

Parravicini Giuseppe rimpatriato per motivi di salute dal campo di concentramento e poi deceduto per malattia contratta nel campo stesso.

Parravicini Oreste, Perego Francesco

È doveroso segnalare inoltre i nominativi di quei Partigiani, Patrioti e Benemeriti che in misura diversa ed in modi vari hanno dato il loro valido contributo alla lotta per la Liberazione, sia di coloro che hanno avuto l'attestazione della apposita Commissione Riconoscimento Qualifiche Partigiana - Lombardia dell'allora Ministero Assistenza Post Bellica, sia di coloro che parimenti operarono attivamente per il successo, sia infine di coloro che sentirono l'anelito alla Libertà ed aderirono alla Resistenza.

Innanzitutto ricordiamo le seguenti persone per le loro particolari funzioni svolte: Frisoni Agostino - Gelosa Luigi - Cavina Nino, quali componenti del C.L.N. locale, Costa Federico promotore del C.L.N. dal quale poi si dimise sempre comunque svolgendo attività clandestina, Crippa Riccardo comandante militare della Piazza di Lissone, Arosio Angelo (Genola) -Sindaco della Liberazione; quindi i Sigg.:

Casati Erino - Parravicini Giuseppe fu Mario - Perego Franco - Tassinato Tiziano - Vavassori Luigi - Zappa Pierino - Arosio Alfredo - Arosio Giulio (Tan) - Arosio Luigi (American) - Beggio Giovanni - Beretta Alfredo - Besana Celesti no - Brambilla Gerolamo - Carabelli Casimiro - Casati Bruno - Cerizzi Angelo - Cesana Carlo - Colombo Emilio - Colzani Francesco - Colzani Luigi - Crippa Arturo - Crippa Giuseppe - Donghi Giuseppe - Donghi Luciano - Erba Andreina - Erba Natale (Erbet)- Fedeli Lino - Ferrario Isacco - Foglieni Risveglia - Fumagalli Giovanni - Fusi Attilio - Galli Nino - Galimberti Giancarlo - Gelosa Giuseppe - Lambrughi Santino - Meroni Ezio - Meroni Fausto - Meroni Giulio (Tricil) - Molteni Carlo - Muschiato Bruno - Mussi Mario (Griset) - Mutti Celeste - Negrelli Mario - Nespoli Augusto - Parma Anna - Perego Augusto - Pirola Gabriele - Pozzi Alfredo - Pozzi Pierino - Redaelli Attilio ­Riva Augusto - Rovati Carlo - Rovati Giulio - Sala Felice - Sala Mario - Sacchetti Luciano - Scali Edoardo - Sironi Chiara - Terenghi Felice - Tromboni Eugenio - Ziroldi Augusto.

È giusto infine ricordare coloro che dopo l'8 Settembre 1943,. rimasti nell'Italia meridionale, combatterono per la Liberazione dell'Italia nel Reggimento Motorizzato, nei Gruppi di Combattimento nel Corpo Italiano di Liberazione e nei Gruppi di Combattimento: Rovera Massimiliano - Arosio Giuseppe - Galimberti Renzo - Mussi Mario - Rivolta Franco - Sala Giulio - Paltrinieri Bruno - Arosio Ennio.

Per quanto riguarda fatti ed episodi avvenuti in Lissone durante la Resistenza, il più rimarchevole fu senza dubbio quello che ebbe per protagonisti una squadra della S.A.P. per un attentato contro due militi fascisti che più si accanivano nella caccia ai renitenti. I quattro patrioti componenti la formazione furono arrestati a seguito di delazione e - dopo torture - fucilati. La fucilazione avvenne per due di essi nella piazza principale davanti ad una folla incredula e sbigottita che dopo la raffica mortale fuggì terrorizzata.

Il giorno dopo a Monza venivano fucilati gli altri due. Anche Radio Londra nella nota trasmissione "La Voce della Libertà" ricordò il tragico episodio di Lissone esaltando il martirio dei quattro patrioti.

Con riferimento a questo fatto un altro merita di essere segnalato anche per la vasta risonanza che suscitò: nella ricorrenza dei defunti, il 2 novembre 1944: il C.L.N. per onorare la memoria dei quattro patrioti fucilati in giugno, depose sulla loro tomba - durante la notte - una corona di fiori ed un cartoncino tricolore con la scritta "Comitato di Liberazione Alta Italia".

Ci si è limitati a questi episodi: altri ve ne sono, ma il carattere succinto di questi appunti non consente di dilungarsi oltre

Un esempio di impegno e fedeltà nella difesa e nell'affermazione degli ideali e dei valori della Resistenza è stata la costituzione del Comitato per la Difesa delle Istituzioni Democratiche. Infatti in particolari momenti di carattere nazionale e locale ed in occasione di ricorrenze storiche si è fatto promotore, unitamente alla Amministrazione Comunale, di iniziative e manifestazioni diverse.

N.B.: il Comitato è a disposizione per precisazioni ed integrazioni." (Angelo Cerizzi)

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