Bruno Trentin dalla guerra partigiana alla CGIL
23 Août 2013 , Rédigé par anpi-lissone Publié dans #Resistenza italiana
1926 Il 7 gennaio il padre di Bruno, Silvio Trentin, si dimette dall'insegnamento universitario; in febbraio, con la moglie Giuseppina e i due figli Giorgio e Franca, arriva esule in Francia. Il 9 dicembre Bruno nasce nel piccolo villaggio di Pavie.
1928 La famiglia Trentin si trasferisce ad Auch, capoluogo del Dipartimento del Gers, a circa 80 chilometri da Tolosa. Silvio Trentin lavora come operaio in una tipografia.
1929 Silvio Trentin aderisce a Giustizia e Libertà di Carlo Rosselli.
1932 Bruno inizia a frequentare la scuola elementare ad Auch.
1934 In seguito al licenziamento di Silvio Trentin dalla tipografia, la famiglia si trasferisce a Tolosa, dove Silvio Trentin acquista e gestisce una libreria.
1940 Dopo l'invasione della Francia da parte delle truppe hitleriane e l'instaurazione della repubblica collaborazionista di Vichy, Silvio Trentin entra a far parte del Réseau Bertaux e la sua libreria diventa il centro della cospirazione antinazista.
1941 A casa Trentin, in ottobre, viene sottoscritto il Patto di Tolosa per l'unione di tutte le forze antifasciste italiane (Pda, Pci, Psi). Bruno fonda, con alcuni compagni di liceo, il Gif (Gruppo insurrezionale francese), di tendenze anarchiche.
1942 In estate Silvio Trentin costituisce il movimento politico Libérer et fédérer che presto diventerà uno dei gruppi principali della Resistenza francese. Alla fine dell'autunno, Bruno viene arrestato con i compagni del Gif; compie 16 anni e passa le vacanze di Natale in carcere. Dopo il processo viene inviato in un campo di detenzione, ma con i compagni riesce a fuggire.
1943 Bruno si rifugia in un villaggio nelle vicinanze di Tolosa presso una colonia di esuli spagnoli collegati con il Moi (Movimento manodopera immigrata). Dopo la caduta del fascismo, il 25 luglio, è chiamato dal padre a seguirlo in Italia insieme al fratello Giorgio. Con l'aiuto dei servizi segreti tentano la traversata dei Pirenei, ma devono tornare indietro per un malore del padre. Si dirigono verso Nizza.
Il 20 agosto ottengono i passaporti. Arrivano a Mestre il 4 settembre e il 5 settembre a Treviso, dove prendono alloggio presso il nonno materno di Bruno, Francesco Nardari. Il 9 settembre a Bruno viene rilasciatala carta d'identità n. 12472183 dal Comune di Treviso. Segue il padre nell'organizzazione del movimento di liberazione nel Veneto.
Il 9 novembre, con il padre, Bruno assiste all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Padova, da parte del rettore Concetto Marchesi. Si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza, ma comincerà a frequentare i corsi e a sostenere esami soltanto nel 1946. Il 19 novembre viene arrestato insieme al padre. Resta in carcere fino al 29 novembre. Dopo la scarcerazione del padre, il 2 dicembre, tornano a Treviso dove Silvio Trentin viene ricoverato all'ospedale civile.
1944 Nel mese di gennaio, dettata dal padre, Bruno scrive la bozza di una Costituzione per il nuovo Stato italiano. L'11 febbraio Silvio Trentin viene trasferito nella clinica di Monastier. Bruno, insieme al fratello Giorgio, partecipa alle attività di una formazione locale di Giustizia e Libertà.
Il 12 marzo Silvio Trentin muore. La madre di Bruno e il fratello Giorgio, in seguito ai bombardamenti su Treviso, si trasferiscono in una casa sul Sile, a Silea. Bruno si reca invece a Padova, mettendosi a disposizione del CLN regionale che lo invia come ispettore presso la formazione «Italia libera» del maggiore Pierotti, all'Archeson, sul Monte Grappa. Da luglio ad ottobre Bruno resta nella pedemontana trevigiana e partecipa ad attentati contro camion tedeschi e alla linea ferroviaria Venezia-Udine, nonché all'organizzazione delle zone libere del Quartier del Piave e ai combattimenti a Pieve di Soligo e Solighetto. In seguito ai rastrellamenti delle truppe tedesche e alla conseguente «pianurizzazione» delle formazioni partigiane di montagna, Bruno torna a Padova. Da qui viene inviato al Comando militare del CLN di Milano, alle dirette dipendenze di Leo Valiani. A Milano gli viene affidato il coordinamento dei GAP del Pda.
1945 In febbraio Bruno viene inviato a Verona con l'incarico di formare un commando per la liberazione di Ferruccio Parri. Nelle settimane che precedono la Liberazione, gli viene affidato il comando della brigata Rosselli, con compiti precisi per l'insurrezione della città di Milano.
Il 28 aprile, dopo Pertini, Longo e Moscatelli, prende la parola al comizio di piazza del Duomo. Terminata la guerra, Bruno si ferma a Milano a lavorare nella redazione di «Italia Libera» e poi al «Giornale di mezzogiorno» diretto da Riccardo Lombardi. In agosto riceve la visita della sorella Franca che, con mezzi di fortuna, dalla Francia cerca di raggiungere la famiglia in Veneto. A novembre viene inviato come rappresentante dei giovani azionisti al Congresso mondiale della gioventù a Londra, dove viene fondata la Federazione mondiale della Gioventù democratica (Fmjd).
1946 Partecipa alla vita politica del Partito d'azione nazionale. Viene nominato segretario nazionale del movimento giovanile del Pda. Inizia a frequentare le lezioni e a sostenere esami all'Università di Padova.
1947 Si reca negli Stati Uniti come delegato ad un convegno internazionale. È ospite di un'amica di famiglia a New York; ad Harvad, per due mesi presso la Biblioteca del campus, lavora alla sua tesi sulla Corte Suprema degli Stati Uniti. Qui incontra Gaetano Salvemini.
1948 Partecipa alla campagna elettorale del Fronte popolare a Treviso, e a iniziative del Pci locale.
1949 Il 16 ottobre si laurea a Padova con una tesi dal titolo La funzione del giudizio di equità nella crisi giuridica contemporanea (con particolare riferimento all'esperienza giuridica americana), relatore il professor Enrico Opocher.
In autunno la famiglia Trentin si trasferisce da Treviso a Venezia. Bruno accetta la proposta di Vittorio Foa di lavorare per l'Ufficio studi della CGIL nazionale e si trasferisce a Roma.
Bibliografia
Iginio Ariemma e Luisa Bellina - Bruno Trentin dalla guerra partigiana alla CGIL - Nuova Iniziativa Editoriale 2008
Newsletter
Abonnez-vous pour être averti des nouveaux articles publiés.
Pages
- 000 ANPI chi siamo
- 000 ANPI STATUTO e REGOLAMENTO
- 00 2017 La nostra nuova sede in Piazzale Sandro Pertini
- 00 - email ANPI LISSONE
- 0 - Direttivo della Sezione
- 2008 - la prima sede in Piazza Cavour 2
- 2014 - La nostra ex sede presso la stazione ferroviaria
- 2016 Referendum sulla riforma della Costituzione
- 2016 Rubrica sul referendum costituzionale a cura di Giovanni Missaglia
- Album - 2014-inaugurazione-sede presso la stazione ferroviaria
- Album - 2014 - La ex sede presso la stazione F.S.
- Album - 25-aprile-2014
- Album - caduti lissonesi per la Liberazione
- Album - lapidi-e-monumenti di Lissone dedicati ai caduti nella guerra di Liberazione
- Album - Viaggio-della-memoria-a-Sestri
- iniziative per il "Giorno della Memoria" dal 2007 al 2014
- La Costituzione della Repubblica italiana: 1 gennaio 1948 - 1 gennaio 2008
- L'emancipazione femminile: le donne e le conquiste del dopoguerra
- Links
- "Lissone 1939 – 1945. Storie di guerra e di Resistenza": una nostra pubblicazione
- ... meditate che questo è stato ... Gianfranco De Capitani da Vimercate, caduto per la Libertà
- mostra "A scuola col duce" a Lissone - foto
- mostra "A scuola col duce" - Cosa e come studiavano i nostri nonni
- mostra BRIANZA PARTIGIANA 1943 - 1945
- mostra di disegni e poesie nel ghetto di Terezin 1942-1944
- mostra - disegni e poesie dei bambini del ghetto di Terezin
- mostra - disegni e poesie dei bambini del ghetto di Terezin - foto inaugurazione mostra
- mostra - disegni e poesie dei bambini del ghetto di Terezin - il Viale dei Giusti: una realizzazione degli alunni della V A della scuola De Amicis di Lissone
- mostra "Fascismo, Foibe, Esodo"
- mostra "Oltre quel muro"
- mostra ”Schiavi di Hitler – L’altra Resistenza”
- nota bibliografica per approfondire gli argomenti trattati nel sito
- rassegna stampa ed altro
- Ricerche in archivi: da Gabinetto Prefettura numero 7995 del 20/6/1944 (1)
- Ricerche in archivi: da Gabinetto Prefettura numero 7995 del 20/6/1944 (2)
- tragedie del confine orientale: FASCISMO FOIBE ESODO 1918 1956
- tragedie del confine orientale: il campo fascista di Arbe
- tragedie del confine orientalele: dimensioni dell’Esodo
- tragedie del confine orientale: le motivazioni degli esuli
- tragedie del confine orientale: l'Esodo dei giuliano-dalmati
Catégories
- 154 Resistenza italiana
- 118 varia
- 79 II guerra mondiale
- 66 il fascismo
- 52 pagine di storia locale
- 43 storie di lissonesi
- 29 la persecuzione degli ebrei
- 26 La COSTITUZIONE italiana
- 21 avvenimenti recenti
- 19 il secondo dopoguerra
- 14 Lissone dopo l'Unità d'Italia
- 13 Resistenza europea
- 12 Giorno della Memoria
- 11 episodi di storia del '900
- 9 L'ITALIA tra Ottocento e Novecento
- 8 I guerra mondiale
- 7 La Resistenza delle donne
- 4 Memoria e dell'Impegno
- 1 Festa della Liberazione
- 1 Resistenza francese
- 1 attività 2016
- 1 recensioni