Sito dell'A.N.P.I. di LISSONE - Sezione "Emilio Diligenti"

Cronologia: maggio - dicembre 1936

25 Janvier 2011 , Rédigé par anpi-lissone Publié dans #il fascismo

Dall'Impero alla Spagna (maggio-dicembre 1936)

 

Perché al lettore riesca più agevole comprendere e collocare in un tempo reale diversi eventi descritti nel sito, penso che possa tornare utile una sommaria cronologia dei principali avvenimenti del periodo cruciale del regime fascista, dal 1935 al 1940, e dei primi due anni di guerra.

Seguendone lo svolgimento, egli potrà cogliere alcune indicazioni. La prima riguarda l'atteggiamento dell'Inghilterra, di pieno favore verso l'Italia fascista.

Prima ne appoggia la politica di potenza nell'area danubiano-balcanica. Poi, anche quando non fu più lecito supporre che tale politica potesse esser vista come un contrappeso all'aggressività tedesca, dopo il consolidamento dell'alleanza tra Roma e Berlino e il palese intervento nazifascista in Spagna, Londra sembra voler chiudere gli occhi e giunge a stipulare con Mussolini un "accordo tra gentiluomini”.

Tanta acquiescenza inorgoglisce e rende temerari tutti gli ambienti fascisti, che si mostrano molto sicuri, dà al popolo italiano l'impressione che il regime sia forte e temuto e scoraggia i pochi che vedono - o intuiscono - i pericoli dell'espansionismo italo-tedesco.

Altra indicazione riguarda l'abilità con cui il fascismo, dal '36, accompagna la politica estera di revisione" dello status quo di Versailles e di Ginevra e l'intensificazione della stessa preparazione militare con una più accentuata demagogia sociale.

 

Il fascismo e le democrazie

 

Corriere della Sera 6 maggio 1936

5-12 maggio '36. Mussolini proclama la vittoria sull'Etiopia e la fondazione dell'Impero. Vittorio Emanuele accetta il titolo di Imperatore. Il Gran Consiglio conferisce al duce quello di "Fondatore dell'Impero”. Il Consiglio dei Ministri nomina Badoglio viceré d'Etiopia. (Il 12 giugno '36, Badoglio cede la carica a Graziani e accetta in cambio, il titolo di «Duca di Addis Abeba, una villa monumentale, in via Bruxelles a Roma, un congruo appannaggio e la tessera ad honorem del PNF.

Metà maggio '36. Commenti stranieri (riferiti dalla stampa fascista). Parigi: "Le truppe italiane, solo argine alla ferocia etiopica". Berlino: "L'opera di civiltà degli italiani in Etiopia corona la pace romana imposta dalle armi fasciste all'impero della barbarie". Londra: "Tanto Chamberlain che Churchill si pronunciano con molta energia, ai Comuni, contro le sanzioni". Stati Uniti (dichiarazione dell'ambasciatore americano a Roma): “La vittoria italiana ha il valore di una nuova garanzia di pace in Europa".

15 maggio '36. Il vescovo cattolico di Harrar bacia e benedice gli ufficiali italiani, salutandoli come liberatori.

18 maggio '36. In una grande adunata di giovani fascisti, in piazza del Duomo a Milano, il cardinale Schuster esalta la vittoria in Africa e invoca "la benedizione dell'Augusta Triade sopra i gerarchi magni e minori".

30 maggio '36. Il ministro degli Esteri inglese Eden riferisce al Gabinetto sul colloquio avuto con l'ambasciatore d'Italia a Londra. Tutta la stampa inglese rileva "la migliorata atmosfera tra i due Paesi".

9 giugno '36 . Galeazzo Ciano è nominato ministro degli Esteri.

12 giugno '36. Chamberlain pronuncia ai Comuni un discorso molto amichevole per l'Italia. Eden annuncia che l'Inghilterra sosterrà l'abrogazione delle sanzioni.

Le sanzioni propaganda-contro-sanzioni-1936.jpg propaganda-per-autarchia.jpg

4 luglio :36. L'Assemblea della Società delle Nazioni vota quasi all'unanimità la cessazione delle sanzioni, a partire dal 15 luglio. (In realtà nessuno dei Paesi legati da traffici commerciali all'Itala, applicò, infatti, con rigore le clausole che avrebbero dovuto interromperli. Gli Stati Uniti si rifiutarono di accoglierle, anche in linea di principio. L'URSS continuò a spedire in Italia i suoi carichi di nafta e così avvenne per altre materie essenziali di varia provenienza che, direttamente o meno (attraverso la Germania. il Brasile, la Svizzera), seguitarono a giungere. Perfino dall'Inghilterra, il Paese apparentemente più rigido, partirono per l'Italia materiali bellici. In definitiva, l'infelice iniziativa servi unicamente ad offrire un argomento di grande efficacia “patriottica" alla propaganda fascista).

9 luglio '36. Le domande di iscrizione alla milizia hanno raggiunto la cifra di 715.244.

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25 luglio '36. L'Assemblea degli industriali vota un indirizzo di devozione al duce per "le grandiose prospettive aperte nell'Impero". (Nelle precedenti settimane, i giornali avevano annunciato un grandioso programma di lavori pubblici per Addis Abeba e l'Impero: mille tecnici, 30.000 operai bianchi, 100.000 indigeni si accingevano a costruire le strade fasciste in Etiopia, con una spesa prevista in un miliardo e mezzo).

Fine luglio '36. Ha inizio l'offensiva contro gli aumenti dei prezzi (già in atto da diversi mesi) e si procede ad aumenti salariali per diverse categorie (edili, metallurgici, tessili, ecc.).

 

Notizie della Spagna

1° agosto '36. Mentre si inaugurano a Berlino le Olimpiadi e se ne celebra il significato di “pace agonistica tra i forti”,

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giungono confuse notizie dalla Spagna, dove un generale ribelle, certo Franco, si sarebbe posto alla testa di una sedizione militare. Truppe marocchine e della Legione Straniera ai suoi ordini, sono sbarcate sulla penisola iberica, in vari centri della quale sono esplosi focolai insurrezionali. A Malaga, è in corso una sanguinosa battaglia.

Primi di agosto '36. Notizie dalla Spagna: gli insorti hanno costituito a Burgos un governo provvisorio, dandone notizia ufficiale alle cancellerie. 18 provincie spagnole su 47 sarebbero sotto il loro controllo. A Barcellona, Madrid, S. Sebastiano, Albacete, la rivolta franchista è stata soffocata. A Toledo, i ribelli si sono asserragliati nell'Alcazar, con donne e bambini come ostaggi.

9 agosto '36. Per la prima volta la stampa italiana, che ha chiamato finora i seguaci di Franco."ribelli", adotta per essi la definizione di "forze nazionali".

Fine agosto '36. Le "forze nazionali" hanno conquistato Badajoz e avanzano verso S. Sebastiano e Irun, attaccate da terra e dal mare. Tutta l'Estremadura è in mano loro.

1° settembre '36. Al termine delle manovre militari di Irpinia, il duce annuncia in un rapporto nella campagna di Avellino che "l'Italia è pronta a mobilitare otto milioni di baionette".

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9 settembre '36. Si riunisce a Londra il Comitato per il non-intervento in Spagna, per iniziativa inglese. Vi partecipano i governi di Londra, Parigi, Roma, Berlino e Mosca. I rappresentanti italiani e tedeschi accusano i governi di Parigi e di Mosca di aver dato appoggio ai repubblicani spagnoli, con armi e volontari.

Gli accordi per il non-intervento, sollecitati dagli inglesi, implicano il riconoscimento di fatto delle due parti in conflitto: il governo repubblicano di Madrid, presieduto da Largo Caballero, e quello insediato a Burgos dai generali ribelli che si raccolgono intorno a Franco.

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Settembre '36. Notizie dalla Spagna: i franchisti hanno conquistato Irun e S. Sebastiano e puntano su Madrid. Il rappresentante del governo·repubblicano denuncia alla Società delle Nazioni la partecipazione di forze armate italiane e germaniche in appoggio ai franchisti.

 

Demagogia in Italia

Settembre '36. Prosegue, in Italia, la battaglia contro i prezzi e per "il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori".

Nel corso di diverse solenni sedute, il Consiglio dei ministri e il Comitato corporativo centrale hanno deciso una serie di misure sociali: 1) aumenti salariali e di stipendio (dal 5 al 10% per numerose categorie lavoratrici e dell'8% per gli impiegati statali); 2) miglioramenti mutualistici; 3) occupazione integrale dei reduci dall'AOI; 4) sgravi fiscali e doganali; 5) diminuzione generale dei prezzi (che hanno continuato a subire aumenti da circa un'anno). Il controllo di questo settore è affidato alla "vigile e energica azione del PNF".

6 ottobre '36. Il Consiglio dei ministri ristabilisce il valore della lira a quota 90 (rispetto alla sterlina) e, nel quadro della battaglia contro i prezzi, chiede il blocco degli affitti, gas, luce, acqua, trasporti.

È anche stabilita una imposta straordinaria sui profitti delle società che abbiano concesso, nell'ultimo triennio, dividendi superiori al. 6%. (Non vengono, però, presi in considerazione dall'imposta gli aumenti di capitale con distribuzione gratuita di nuove azioni ai possessori delle vecchie, che costituiscono la forma più diretta e consueta di distribuzione degli utili).

9 ottobre' '36. Mussolini annuncia, in una solenne seduta in Campidoglio, che sarà tenuta in Roma una Esposizione Universale nel '41.

11 ottobre '36. Il Consiglio dei ministri approva un “imponente programma militare": milleduecento industrie belliche. lavoreranno sotto il controllo di una speciale commissione. Si gettano le basi per una "adeguata difesa contraerea di tutto il territorio nazionale".

21-25 ottobre '36. Il ministro Ciano si reca in visita a Berlino, dove fissa con Hitler e Von Neurath i termini della "collaborazione tra i due popoli e le due rivoluzioni”. La stampa italiana dà particolare risalto all'avvenimento, che inaugura una fase nuova nei rapporti tra i due Paesi e un nuovo equilibrio nella situazione dell'Europa.

29 ottobre '36. La stampa informa che 27 milioni di italiani hanno partecipato alle adunate celebrative del XIV annuale della rivoluzione.

Fine ottobre '36. A due, mesi dal suo iniziò la conferenza internazionale che dovrebbe definire gli impegni di non intervento in Spagna non ha conseguito nessun risultato.

I giornali italiani denunciano ogni giorno il governo di fronte popolare presieduto da Leon Blum, a Parigi, di inviare armi e volontari, attraverso i Pirenei, ai "rossi" di Madrid. (Notizie non ufficiali riferiscono che, in Italia, persone che avevano avanzato domanda di volontariato per la guerra etiopica e anche ufficiali di prima nomina sarebbero raccolti in centri di imbarco e inviati, senza documenti personali e con speciale divisa, nel territorio spagnolo occupato dai franchisti. Tale destinazione è definita dalla posta militare "OMS": significa "Oltre Mare Spagna").

 

Siamo amici dell'Inghilterra

l° novembre '36. In una importante adunata in piazza del Duomo, a Milano, Mussolini fa il punto della situazione internazionale e proclama la fine delle "ideologie wilsoniane” e del "tartufesco equilibrio" che la Società delle Nazioni si sforza di conservare a danno dei popoli giovani.

6 novembre '36. Hanno inizio a Roma, tra Ciano e l'ambasciatore britannico Drummond, trattative per la ripresa delle relazioni commerciali italo-inglesi e per un'eventuale intesa politica generale.

9-12 novembre '36. Ciano presiede a Vienna la Conferenza tripartita (tra Italia, Austria e Ungheria) che registra il pieno accordo dei tre Paesi su tutti i problemi internazionali del momento.

Metà novembre '36. Notizie dalla Spagna: iniziato l'attacco franchista a Madrid, bombardata violentemente dall'aria; il governo di Largo Caballero si trasferisce a Valencia; Il gen. Miaja è incaricato della difesa di Madrid, dove i franchisti hanno occupato diversi quartieri.

18 novembre '36. I governi di Roma e di Berlino riconoscono il governo di Franco, insediato a Burgos.

21 novembre '36. Radio Mosca annuncia che, dopo il riconoscimento italo-tedesco di Franco e l'appoggio militare che Roma e Berlino danno ai ribelli, l'URSS invierà aiuti al governo di Caballero.

24-25 novembre '36. Il reggente d'Ungheria Horty giunge a Roma e rende visita al re e a Mussolini. La stampa. esalta l’amicizia tra i due Paesi.

28 novembre '36. Violento attacco di aerei "nazionali" a Cartagena: tre navi repubblicane affondate.

29 novembre '36. Il governo repubblicano spagnolo chiede la convocazione del Consiglio della Società delle Nazioni, per denunciare l'intervento militare italo-tedesco in aiuto a Franco.

30 novembre '36. Solenne riapertura della Camera a Roma: i deputati in divisa, tributano al duce il trionfo e lo accompagnano in corteo fino a palazzo Venezia, inneggiando all'alleanza con la Germania e alle vittorie "nazionali" in Spagna.

Dicembre '36. Proseguono tra Ciano e Drummond le trattative per un accordo italo-inglese. (In seguito si saprà che, a fine novembre, è stato siglato un accordo "segreto" tra Roma e Burgos, per l'intervento italiano in Spagna, di cui l’lntelligence Service ha subito dato notizia a Londra).

12 dicembre '36. Il Consiglio dei ministri fissa la settimana lavorativa in 40 ore e decreta numerose altre provvidenze in favore dei lavoratori. Nuove misure sono adottate per impedire l'aumento dei prezzi.

15 dicembre '36. Si ripete al Senato la travolgente manifestazione di fede e devozione per il duce.

19 dicembre '36. Il duce inaugura Littoria.

21 dicembre '36. Londra e Parigi trasformano le proprie Legazioni di Addis Abeba in Consolati.

22 dicembre '36. La stampa informa genericamente che 3.000 "volontari" italiani sono sbarcati a Cadige.

2 gennaio '37. È firmato a Roma un trattato di amicizia italo-inglese (Gentlemen's agreement) che stabilisce la libertà di navigazione nel Mediterraneo.

 

 

Bibliografia:

Ruggero Zangrandi - Il lungo viaggio attraverso il fascismo - Garzanti 1971

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