2 giugno 2011: festa della Repubblica italiana
In occasione della Festa della Repubblica
GIOVEDÌ 2 giugno, dalle ore 9 alle 13 in Piazza Libertà, , presentazione delle attività dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Sezione “Emilio Diligenti” di Lissone.
Verranno distribuite copie della Costituzione italiana.
LUNEDÌ 6 giugno, alle ore 21,00 in Via S.Martino 34, presso la sede dell’Associazione Teatro dell'Elica di Sergio Missaglia (Cortile delle Scuole Medie B. Croce) , spettacolo teatrale
“NON SOLO CARTA
Breve viaggio nella Costituzione della Repubblica Italiana”. Ingresso libero.
Non è solo un pezzo di carta la Costituzione Italiana: è la tappa fondamentale della nascita dell’attuale Stato democratico, la mappa che ha orientato sessant’anni di vita e di governo degli italiani.
Un argomento che quindi tutti dovrebbero conoscere, ma che spesso viene dato per scontato.
Attori, pupazzi, immagini e musica accompagnano il pubblico in questo breve ma intenso viaggio che tocca i temi del lavoro, dell’uguaglianza, dell’istruzione, della guerra.
Con: Marco Clerici, Damiano Giambelli, Anna Mariani, Tatiana Milan
Coordinamento alla Regia: Cristina Discacciati
Immagini, scene e costumi: Teatro dell’elica
Pupazzi: Damiano Giambelli
Suoni e musiche: Marco Clerici, Damiano Giambelli
«I valori che ci uniscono come cittadini italiani sono proclamati solennemente nei primi dodici articoli della carta costituzionale, principi semplici e chiari scolpiti nei nostri cuori: la democrazia, i diritti inviolabili dell'uomo, i doveri inderogabili di solidarietà, l'eguaglianza e la pari dignità di tutti i cittadini davanti alla legge; il diritto e il dovere del lavoro; l'unità indissolubile della repubblica, nel rispetto delle autonomie locali; la promozione della cultura; la difesa della Patria; l'impegno per la pace». Carlo Azeglio Ciampi, decimo Presidente della Repubblica Italiana
2 GIUGNO 2011: LA REPUBBLICA E LA COSTITUZIONE
Vi è un legame indissolubile fra la Repubblica e la Costituzione: hanno le loro comuni radici nella Resistenza, quale moto popolare di donne e di uomini che ha liberato il Paese dall’occupazione tedesca, dalla dittatura fascista e riunificato l’Italia.
La guerra di Liberazione e poi la proclamazione della Repubblica pongono un suggello al Risorgimento ed a una rinnovata unificazione del Paese, facendo riconoscere gli Italiani, non più e non solo in confini geografici, ma in valori e precetti comuni: quelli della Carta Costituzionale!
La Costituzione è base della nostra libertà e del nostro vivere civile.
In essa sono scolpiti i pilastri della nostra democrazia:
· i diritti umani e sociali, la partecipazione della cittadinanza alla vita sociale e politica;
· la passione egualitaria, cioè la passione verso i diritti di cittadinanza, ugualmente riconosciuti a tutti. A partire dal diritto al lavoro e alla formazione, eliminando gli impedimenti e gli ostacoli e creando le condizioni al suo esercizio effettivo;
· l’autonomia e la separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario), compreso quello dell’informazione; e la loro indipendenza, la loro laicità e l’equilibrio tra di essi.
La Costituzione è come un albero, radicato nella terra in cui nasce e cresce. Si può potarlo o innestarlo, ma non si può sradicarlo dalla sua terra, senza farlo morire.
Oggi questi pilastri e questi principi sono a rischio. E dunque la stessa democrazia può entrare in crisi e correre rischi di svuotamento e di involuzione.
Gli attacchi del Governo e della sua maggioranza parlamentare alla Costituzione e alle Istituzioni di garanzia, finiscono per delegittimare le regole fondamentali su cui si basa la civile convivenza e sulle quali si può costruire, per i giovani, una vita serena e dignitosa ed una speranza per il futuro.
Noi non possiamo più tollerare gli insulti alla Corte Costituzionale ed alla Magistratura, le surrettizie proposte di modifica all’articolo 1 della Costituzione, così come quella di abolire il divieto di ricostituzione del Partito Fascista.
Non casuali, crediamo altresì, sono i tentativi tardivi del Governo di artificiose modifiche di legge sui temi posti all’attenzione della popolazione dai prossimi referendum su Acqua, Nucleare e legittimo impedimento; questi escamotage legislativi tendono esclusivamente a vanificare il diritto al voto delle elettrici e degli elettori.
Noi non ci rassegniamo!
ANPI Lissone
Corso di storia del Risorgimento
È «nella ricchezza delle diversità delle nostre contrade, quel "sapore d'Italia" che viaggiatori del presente e del passato hanno sempre avvertito, che è natura, arte, lingua, cultura, modo di vita. Le radici dell'italianità sono antiche. È antica la nostra nazione. Ma le origini del nostro Stato sono assai più vicine. Risalgono all'inizio dell'Ottocento, allorché uno stuolo di uomini di pensiero, poeti, letterati, filosofi, economisti, mossi da un grande amore per l'Italia, animati da un profondo senso etico, da alti ideali e principi, diventarono anche uomini d'azione, e uomini di Stato». Carlo Azeglio Ciampi, decimo Presidente della Repubblica Italiana
“IL RISORGIMENTO E LE SUE EREDITÀ”
CORSO di STORIA
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la Sezione lissonese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia organizza un corso di storia del Risorgimento italiano.
Tre saranno le lezioni che il prof. Giovanni Missaglia (docente di Storia e Filosofia presso il Liceo Scientifico “Frisi” di Monza) terrà presso la sede dell’ANPI di Piazza Cavour 2 a Lissone.
Gli argomenti trattati saranno:
1) LA CONQUISTA DELL'UNITA'
2) LA QUESTIONE ROMANA: LO STATO E LA CHIESA CATTOLICA
3) LA QUESTIONE ISTITUZIONALE: ITALIA UNA E INDIVISIBILE?
Il corso è gratuito.
Le lezioni si terranno con il seguente orario: dalle ore 18 alle ore 19.30, nei seguenti lunedì:
1) 23 maggio
2) 30 maggio
3) 6 giugno
Per partecipare al corso, occorre iscriversi telefonando al numero 039 480229 (negli orari d’ufficio) o inviando una mail a anpilissone@libero.it
Il corso è aperto sia agli studenti delle scuole superiori sia a coloro che intendono approfondire le loro conoscenze sul nostro Risorgimento.